Ecco «L'Ultima luna» che sorge in Brianza Venti appuntamenti per salutare l'estate
A Monza e provincia pièce e incontri
Il direttore Redaelli: «Territorio ricettivo
anche a un tipo di cultura alternativa»
Oggi a Missaglia c'è «Zorba il gatto»
«L'uomo è un animale politico», come sostiene Aristotele nella sua opera, 8 libri, «Politica», ovvero per natura si interessa di ciò che è «polis», di interesse comune. È davvero così? Si tratta di una domanda importante, che il Festival l'«Ultima luna d'estate» ha deciso di affrontare nella sua nuova edizione, la XXVII, che ha aperto venerdì 30 agosto e prosegue fino all'8 settembre.
Più di venti appuntamenti per ogni età in luoghi storici o in paesaggi della provincia di Monza e Brianza, comune denominatore: ricerca e scoperta. «Del resto fuori dalla metropoli si trova un territorio molto ricettivo per un tipo di cultura alternativo» è la convinzione che guida Luca Redaelli nell'organizzazione del festival che ha ideato e di cui è direttore artistico. Come dimostra «Re Lear è morto a Mosca», lo spettacolo firmato da Cesar Brie che venerdì scorso, in quel di Sirone, ha inaugurato questo festival. L'autore, regista e attore, è tra i fondatori del gruppo indipendente argentino «Comuna Baires».
Un gruppo che nasce nel 1969 nella capitale: già dal '74 con la Comuna si stabilisce a Milano, nel 1980 Brie è in Danimarca e nel '91 in Bolivia per nuovi progetti teatrali. Dal 2016 lavora tra l'Italia e (soprattutto) l'Argentina. Uno spettacolo che ha condotto, immediatamente, nel sapore di ricerca del Festival: una pièce che narra la storia del Teatro Ebraico Goset di Mosca. Canti, danze, poesie e colori in lingua yiddish in una sala che ha combattuto il regime nell'Unione Sovietica di Stalin in nome dell'interesse comune della propria libertà intellettuale. Ma ecco altre proposte.
Oggi, sabato 31, il Festival fa tappa al Monastero della Misericordia di Missaglia, ore 16,30, con «Zorba il gatto», spettacolo dedicato ai bambini della compagnia Instabile Quick, tratto da «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare» di Luis Sepúlveda. E ancora.
La sera, dalle ore 21, a Villa Vercelli a La Valletta Brianza è in scena lo spettacolo «Gli Altri Indagine sui nuovissimi mostri» di Kepler-452, compagnia bolognese che porta un reportage teatrale sul linguaggio dei social concentrandosi sugli «hater». Il primo settembre, sempre per bambini, in giro per il Parco delle Groane a Osnago il Teatro dell'Orsa porta il suo «Drago dalle sette teste», e il 2 settembre, ore 21, va in scena alla Cascina Butto di Montevecchia «Seconda solo ad Elizabeth Taylor» di Dedalus Teatro, spettacolo vincitore de La Luna Crescente 2023. Mercoledì 4 al Monastero della Misericordia di Missaglia, ore 21, si terrà il contest «Luna Crescente 2024»: tre compagnie under 30 presentano un trailer di venti minuti dei loro lavori.
Il giudizio del pubblico decreterà la compagnia vincitrice che porterà lo spettacolo completo all'edizione 2025. Giovedì 5, ore 18, alla Cascina Galbusera Nera a La Valletta Brianza debutta «Il teatro è la mia vita» di e con Luca Radaelli accompagnato dalla chitarra di Maurizio Aliffi, reading tratto dall'omonimo romanzo di Redaelli ambientato nell'Italia del Novecento.
Domenica 8 il festival si chiude alle ore 21 presso Villa Lattuada di Casatenovo con Domenico Iannacone, giornalista e regista, che debutta con «Che ci faccio qui»: trasforma le sue inchieste in uno spazio intimo di riflessione e denuncia (Informazioni. prenotazioni@teatroinvito.it, tel. 0341.1691394 - 346.5781822 www.teatroinvito.it).
